Negli ultimi anni, il settore del venture capital ha conosciuto una crescita significativa a livello globale, trainato dall’innovazione in ambito digital.
Alcune iniziative si sono rivelate vincenti. Poche sono diventate unicorns: a fine 2019, nel mondo, erano meno di 60 le start-up finanziate dal venture capital che avevano una valutazione superiore al miliardo di dollari.
Molte sono fallite e molte sono destinate a spegnersi nei prossimi mesi. La ragione è semplice: in un mondo sempre più complesso e caratterizzato da paradigmi in continua evoluzione, il successo non è più solo una questione di disponibilità finanziarie.
Noi siamo portatori di una visione diversa: siamo convinti che il ruolo di un investore in start-ups, anche in early stage, non si limiti a dotarle dei mezzi finanziari necessari. Il vero contributo consiste nell’aiutare le nuove iniziative ad inserirsi, collaborare ed affermarsi nei vari ecosistemi di riferimento. In una parola, essere investitori-connettori, evitando tuttavia di interferire con la gestione ordinaria.
E’ questo che intendiamo per «active venture investing»